Traduzione di: SIMONE CIARDI
Se la crisi medioevale condusse al Rinascimento , la crisi odierna si trova davanti un ‘ uomo più libero e dotato di conoscenze maggiori rispetto a quello medioevale ,quindi ,in grado di dar vita ad una rinascita più splendente.
Se la storia del
pensiero umano, considerato come tesoro di concetti e idee sviluppate nel
tempo, viene guardata attraverso il
ritmo vertiginoso e febbrile della vita
attuale , potrebbe apparire come un
vuoto scenario di patetiche battaglie.
Questo , in un certo
modo, era il panorama dell ‘umanità agli albori del Medioevo, dove si
consideravano sufficientemente definite alcune verità, sebbene queste apparissero chiuse e
custodite, con la conseguenza che il popolo si alimentava solo di fede. La
filosofia socratica, platonica e aristotelica non fu tramandata
e applicata alla lettera nel Medioevo, ma non aveva perduto, nel fragore di una
terribile crisi , il contatto intellettuale con il mondo filosofico di quel periodo. È
certo che non risuscitarono in quelle crisi
intellettuale molte tradizioni antiche, ma con i resti di quel naufragio, il
pensiero umano elaborò , alla luce della fede , una nuova mistica con un nuovo
contenuto.
Si direbbe che gran
parte degli uomini si preoccupano meno
delle verità che delle apparenze, meno
della visione dei principi e di ciò che
sono le finalità dell ‘ esistenza umana
, rispetto a ciò che è immediato e personale. La marcia faticosa e
rapida dell’ evoluzione sociale , come quella economica ha stordito gli
abituali stati della coscienza umana.
È raro trovare esseri che posseggono una prospettiva
completa dell’ esistenza.
La conquista dei
diritti collettivi ha prodotto un risultato
inatteso , infatti, non è migliorata nell’ uomo la convinzione del suo proprio valore in qualità di creatura
dotata di coscienza. Questa miopia per la nobiltà dei valori interiori all’
individuo è strettamente legata , oggigiorno, ad una pedagogia divenuta
insufficiente.
IV
La Preoccupazione
Teologica
Durante il Medio Evo
la prima preoccupazione fu necessariamente quella teologica, la conoscenza
aveva bisogno di luce che illuminasse
gli oggetti della ricerca intellettuale . La risposta ai quesiti teologici
si configurò in gran parte come
una necessità primaria , in
particolar modo l’ interrogativo sull’ origine del tutto. La risposta a questi
quesiti ,in un secondo momento,
condizionava categoricamente tutte le altre sfere dell’ esistenza umana
.
La filosofia condusse a distinguere con maggiore chiarezza
la relazione esistente tra il soprannaturale e la conoscenza umana, tuttavia il
carattere di questa distinzione era
consustanziale all’ anima umana, come la
vocazione alla ricerca di spiegazioni ultime e la
coscienza di trovarsi inquadrati in un ordine superiore . Le
comunità umane più avanzate
intellettualmente ragionavano su questa relazione e a
loro modo giunsero ad umanizzare in una
mitologia questo sentire , mentre quelle in ritardo, bisognose allo stesso modo
di una spiegazione , adorarono l’ essere supremo nelle cose e negli oggetti
inanimati. La spiegazione di questo stato di necessità unito alla
ragione teologica era indifferente dal
concetto di razze o dalla tendenza primitiva e panteista delle tribù meno
evolute, comunque era una necessità per qualsiasi individuo.
Lentamente ,l’umanità incominciò a scrutare ambiziosamente
il silenzio dei cieli. Il pensiero non si conformò più con l’ allegra orgia
delle divinità mitologiche, ciò che l’ uomo non poteva trovare nella corte di
Zeus ,ovvero esemplarità e principi
assoluti, dovette cercarlo per altri sentieri. Platone nell’ Eutifrione concretizzerà più tardi lo stare all’ erta di
Socrate di fronte la massima virtù, considerata come risplendente da un essere
fonte dell’ ordine cosmico. L’ abisso della Teogonia di Esiodo e l’ apeiron,(
l’illimitato )di Anassimandro incominciava a popolarsi di luce di fronte la
pupilla umana .La forza che si
genera nell‘infinito sarà al principio l’ amore, [nota*]simbolo immediato
dell’ azione di creatrice ai nostri
sensi e più tardi la sua rappresentazione
ultima nell’ Onnipotenza.
La formazione dello spirito americano le basi dell’
evoluzione ideologica universale.
Il Rinascimento , per
rialzarsi dalla crisi intellettuale del
periodo medioevale, non si appoggiò solo alla Rivelazione della scrittura e alla disposizione religiosa congenita dell’
uomo. Il cammino filosofico aperto dai greci sarà un metodo per gli Scolastici
e punto di riferimento per la reazione
intellettuale posteriore . Il credo UT
INTELLIGAM di San Tommaso che
condizionò tutta l’ età umana nel basso medioevo è INCENTRATO su una
finalità, che risiede nell’ essenza del l’ esistenza umana;
condizionò con ciò un etica e una morale che ,casualmente per la prima volta,
si relazionano nella gerarchia della
necessità, ovvero la libertà della volontà, come requisito
della morale. La Tomistica inquadrò l’ uomo in un momento decisivo del pensiero intellettuale, di fronte ad un panorama fino ad allora confuso, essa lo inquadrò con
potere sufficiente per negare i propri principi dalla quale procedeva questa
situazione. Quando giunse il Romanticismo di Spinoza , egli qualificò
il Supremo come sostanza dell’ Universo e già strutturato in una base di valori. Ciò
che egli proclamò starà alla base
della la crisi dello spirito europeo e
alla formazione dello spirito
americano e del l’ evoluzione ideologica
universale posteriore.
Poco dopo , Cartesio svierà il largo e ambizioso Cammino in
senso verticale verso le realtà ultime per offrire ad una
nuova scienza nascente e
progressista altri percorsi. Dunque, Il peso dell’ esistenza e di un certo
ordine soprannaturale stabilito sarà privo di valore
per l’ uomo . La filosofia iniziò a frammentarsi e divenne speculazione scientifica, consumata in
specializzazioni raffinate , in modo particolare con i
profondi intenti del razionalismo kantiano fondato su questioni più pratiche ma
dal contenuto inferiore. In seguito, i quesiti filosofici divennero
sempre più immediati o specifici.
Non esiste nessun
punto di contatto tra i problemi di
Socrate e quelli di Voltaire. La direzione è
cambiata radicalmente . Quello che era movimento verticale è ora traslazione verticale . Comte
sarà autore di un abile manovra
nella riflessione filosofica che si concretizzò con la sostituzione del culto
di Dio con quello dell’ umanità, che sarà rigorosamente il principio di un’ età
nuova ,che tuttavia fu una mutazione
storicamente necessaria e utile. Si opera una rivoluzione totale , grandiosa
nei suoi aspetti materiali, ma talvolta mal accompagnata da una visione corretta delle prospettive
esistenziali che incominciano a
deviare , corrodendo in maniera
progressiva anche la misura che l’ uomo possedeva della sua esistenza e
del rapporto con il reale , inteso come riflesso di una forza superiore. Il progresso si accentua
nella tecnica e nel movimento sociale ma non si può dire che rinvigorisce per
questo lo sviluppo dell’individuo sotto tutti i punti di vista.
Il riconoscimento dell’ essenza della persona umana come
base della dignità e del benessere dell’ uomo, quando giungiamo a Darwin e alle
sue ripercussioni sulla filosofia , avvertiamo subito che la filosofia si è già
allontanata definitivamente dal mondo di
Socrate e dal suo pensiero. L’evoluzionismo non viene presentato come
una teoria biologica che metteva in luce
il tratto caratteristico di
ciascuna specie; da questo momento nel
mondo scientifico si instaura il
problema del se l’ anima umana potesse ricostruire la situazione del suo culto elementare e
tradizionale per una esegesi puramente scientifica. Il tentativo di questa
esegesi non produsse risultati positivi nell’ ordine
dell’ organizzazione della vita sociale ,infatti si è cercato di dedurre in maniera degenerata una nuova etica e una nuova morale, avendo
come base l’ analisi biologica dell’
essere umano ovvero una realtà di ordine fisico , che arrecò conseguenze
deleterie per la vita spirituale dei
popoli. Non è possibile fondare su di una legge biologica sconnessa dalle
ragioni ultime, una legge positiva, ne un trattato di buone maniere. Quindi
,l’uomo, la società o lo Stato, si vedono obbligati a inventare subito una
nuova scala di valori, una nuova morale che sfociò nell’ apogeo di una età di
ambizioni materiali, dopo un periodo di
quasi un secolo e mezzo di disfacimento
di tutto il ragionamento
metafisico, il pensiero no sa che
permanere indefinitamente rifugiato in criteri marginali. La sfera di pensiero ,oggi, si dirige solo nel la ricerca di una buona condizione
materiale di vita, dove i problemi smettono di essere astratti per trasformarsi
in inutili appagamenti momentanei.
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