venerdì 13 giugno 2014

IL LEGAME DEL NARCOTRAFFICO CON SANTERIA E STREGONERIA E L’IMPORTAZIONE DEI LORO CULTI E STREGONI IN ARGENTINA. DOCUMENTO DI RED AMPARO

Traduzione dal castellano argentino di: FRANCESCA MARIA - portavoce italiana del MP3 Peronista

Nel libro “La fede dei sicari”, il presidente dell’Associazione degli Analisti Cattolici Messicani, il giornalista Carlos Montiel, autore del libro, ha parlato, con Zenit-El Observador, dei legami del narcotraffico con la santeria e la stregoneria, e non con la Chiesa Cattolica o la religione cristiana, come molti mezzi di comunicazione messicani hanno voluto far credere ai lettori.
 
Quali sono le caratteristiche della religiosità della maggior parte dei narcotrafficanti?
 
Carlos Montiel: i capi del narcotraffico hanno una falsa adesione alla fede cattolica, che al contrario distruggono senza nemmeno preoccuparsi del pregiudizio che causano alla cellula familiare o alla componente sociale. Nel caso specifico, i sicari manifestano un vincolo devozionale con santi cattolici e culti come pratiche ritualistiche dell’occultismo, professando una devozione che va dalla “Santa Morte”, al “Santo Gesù Malverde” (N.d.T. un personaggio del folclore messicano, un bandito di strada, venerato da molti come santo) e che culmina nella magia, nella santeria, nella stregoneria, e nel satanismo.
 
Cosa implica il culto alla “Santa Morte” ?
 
Carlos Montiel: è una pratica di culto alla morte, che, a causa della malvagità dei suoi riti, ha incrementato i casi di possessione demoniaca culminanti in pratiche sataniche. Gli vengono attribuiti stretti legami con la stregoneria e il satanismo, principalmente per il suo culto esoterico. La celebrazione delle sue messe nere è diretta alla protezione di sicari, narcotrafficanti, protettori, ladri, sequestratori, prostitute, poliziotti, strozzini.
Che tipo di relazione esiste tra santeria e narcotraffico?
Carlos Montiel: alcune organizzazioni criminali del traffico di droga, avide di potere, si avvicinano alle sette di magia nera che praticano rituali o sacrifici di esseri umani, per proteggere i loro narcotrafficanti o sicari. Altre invece, vengono “santificate” con rituali di stregoneria raccapriccianti. Inoltre ricorrono alla santeria per ottenere uno scudo di protezione contro i loro nemici. Nella frontiera tra Messico e Stati Uniti, proliferano la stregoneria satanista, il vudù, e culti sacrificali come quello di “Santa Morte”. I poliziotti hanno spesso fatto ricorso a rituali che mescolano vudù haitiano, santeria cubana e stregoneria locale. In questi riti, stregoni o santoni sfruttano le notti di luna piena sacrificando pollli e spruzzando il sangue sui poliziotti al fine di ottenere protezione contro i sicari. Anche la polizia di Tijuana ricorre a tatuaggi di simboli vudù sul corpo come protezione contro le pallottole, pratica, questa, che ha un costo di circa 160 dollari.
Le bande criminali hanno messo in pericolo la vita di sacerdoti e laici coinvolti?
I sicari hanno sconvolto l’istituzione divina considerando come nemici i membri della gerarchia ecclesiastica, principalmente per l’interesse di quest’ultimi nel diffondere la cultura della vita, i valori della famiglia e del sociale, la pace e il perdono. Sono arrivati ad estorcere ai sacerdoti dai 5000 ai 10000 pesos a settimana, gli stessi raccolti con le elemosine. A causa di questo clima di violenza, esercitare il ministero sacerdotale è diventato un rischio in diverse province del Messico: a Oaxaca, Sinaloa, Chiapas, Guerrero, Veracruz, Aguascalientes, Jalisco, Hidalgo, Michoacán, Durango, Coahuila, Chihuahua, Estado de México e nel Distretto Federale. Il Messico è un campo minato in cui tutti i predicatori e i leader sociali posso vedersi raggiungere a causa dell’esistenza di oltre 130 cellule della criminalità organizzata. I sicari sono considerati nemici della fede cristiana, e chi uccide o minaccia i rappresentanti di Cristo in terra, è figlio delle tenebre.
La Santa Morte e la Santeria sono legate ai riti satanici?
Carlos Montiel: cercare di sviluppare conoscenza e poteri soprannaturali al di fuori di Dio, pretendendo di conoscere e dominare le forze della natura, porta i sicari e i loro capi a manifestare un tacito rifiuto di Dio senza preoccuparsi dela fatto che l’occulto sia un canale tramite il quale Satana prende possesso delle persone. La pratica del culto alla Morte e la Santeria sono pericolose perchè possono passare da cerimonie del terrore (estetica malefica) a culti satanici. Questi riti esigono che il praticante svuoti la sua mente e inviti spiriti sconosciuti a controllare la sua mente e il suo corpo, causando una possessione demoniaca.
Il narcotraffico è legato a oltraggi alle Chiese e alle ostie consacrate?
Carlos Montiel: anche se le profanazioni di chiese cattoliche e di tombe per estrarre i corpi,così come fanno i praticanti della stregoneria per proteggere i propri adepti, sono i prodotti di un legame tra stregoneria e culti satanici, non possiamo collegarli a questo problema perchè entrambi hanno due obiettivi diversi da raggiungere.
PRATICHE SATANICHE DI INIZIAZIONE DEI GIOVANI
Manuel Plancarte Gaspar, 34 anni, trafficante di organi.
Il 17 Marzo il governo di Michoacàn dette a conoscenza che Manuel era detenuto nel comune di Tarimbaro, insieme a Ricardo Morales Torres, a cui avevano assicurato un veicolo per il riporto di refurtive, soldi e droga. Le autorità hanno informato che Manuel presumibilmente estraeva gli organi ai bambini per poi venderli. Il Commissario della sicurezza di Michoacàn, Alfredo Castillo, ha dichiarato che secondo altri detenuti, gli organi venivano usati in riti satanici di iniziazione in cui l’estinto leader dei Templari, Nazario El Chayo Moreno, obbligava i propri membri a mangiare cuori, per avere fortuna nella vita.

IL CULTO DI SAN LA MORTE DEI NARCOTRAFFICANTI
Non dimenticare la natura angelica dei demoni, San La Morte potrebbe rientrare senza dubbio in questa teologia, ma non a lato di Dio.
SAN LA MORTE A CHICAGO, STATI UNITI
Chicago – come milioni di messicani, Angelina Mèndez crede alla protezione di “Santa Morte”, e gli ha costruito un altare nella sua tabaccheria nel quartiere La Villita di Chicago, frequentata da devoti che vanno a rendergli culto, ad accendere candele e a fare richieste.
IN ARGENTINA
Nel sud del Mondo si venera San La Morte, un icona che rappresenta uno scheletro umano che sorride, che porta una falce e che distribuisce protezione e “miracoli”.
Il suo culto è nato qualche tempo fa in Paraguay, estendendosi in seguito fino al sud del Brasile e al nord dell’Argentina, dove è venerato anche oggi, a causa delle migrazioni interne, nella regione di Buenos Aires, uno dei luoghi più poveri del Paese. Secondo quanto narra la leggenda, intorno al 1750, un monaco che curava gli aborigeni delle tribù, venne arrestato con l’accusa di stregoneria, e rinchiuso in una cella che poi venne sigillata. Il cibo gli veniva passato da sotto la porta. Un giorno di agosto i suoi accusatori aprirono la porta e videro che il monaco era diventato uno scheletro. Così come stava si alzò e puntò il suo dito senza carne verso uno dei suoi accusatori, che morì in poco tempo, giustiziato dal potere soprannaturale del morto.
Questa storia viene dalla provincia argentina di Corrientes, anche se si tratta di una storia posteriore al culto che si usa per giustificarne l’origine. Perchè a volte i culti hanno bisogno di avere un’origine, anche se sono stati inventati. Per professare il culto è necessario avere la statuina di San La Morte, che deve essere benedetta. Naturalmente la Chiesa Cattolica non accetta il culto di questo santo, perciò i suoi fedeli portano a messa la stauetta ben nascosta nei vestiti, e quando il sacerdote impartisce la benedizione, il credente stringe l’icona nelle sue mani e gli trasmette la benedizione.
San La Morte viene utilizzato per proteggersi dai riti di stregoneria che si usano per attaccare le persone. Inoltre serve per attrarre amore e fortuna, per i quali i devoti ringraziano il santo offrendogli caramelle, whisky, sigarette e fiori. Se si dimenticano le offerte, il santo non compie le promesse richieste. Il culto del santo non rinnega Dio, anzi. Credere in San La Morte significa adempiere ai comandamenti più semplici: fare del bene, tanto agli altri come a se stessi, e non fare del male. Poichè tutto ciò che si dà torna indietro, chi fa del male riceve il male.
IL SANTO DEI LADRI, DEI NARCOTRAFFICANTI, DEI PIRATI
A San La Morte si chiedono in genere amore, affetto, fortuna, denaro e protezione, ma molti gli fanno anche richieste con cattive intenzioni per fare del male. La maggior parte delle Chiese (cattolica, battista, presbiteriana, metodista, ecc) rifiutano e condannano la sua venerazione, considerandola diabolica, e il suo culto non è accettato nemmeno dalla Chiesa Cattolica Tradizionale Messicana-Statunitense (N.d.T. l’arcivescovo David Romo Guillèn provò ad istituzionalizzare il culto nei primi anni 90, e sta tutt’ora scontando una condanna a 66 anni di reclusione). Al suo culto sono legati ladri, narcotrafficanti, e gente dedita alla pirateria. Molti intagliano la sua immagine nel piombo di un proiettile che abbia ucciso qualcuno e che sia stato estratto con un coltello, oppure su ossa umane o sul legno. Molti dicono che San La Morte parla soltanto in quechua.
 

 
I NARCO COLOMBIANI PORTANO I LORO STREGONI IN ARGENTINA
Dal 2006, parapsicologi e cartomanti di questa nazionalità sembrano legati al crimine in zone di contrabbando.
Il Narcotraffico ha importato in Argentina il suo sistema di organizzazione, i suoi ingegneri per preparare laboratori, i suoi prestanome per il riciclaggio di denaro, i suoi sicari per eseguire condanne interne, e adesso, anche i suoi stregoni. Veggenti, cartomanti e sciamani vengono consultati dai narcotrafficanti per proteggersi e anche per sapere quali sono i giorni più adatti per mobilizzare i loro carichi di droga.
Il legame tra narcotrafficanti e cultori di queste credenze vennero resi noti dopo l’omicidio di due colombiani che si presentavano come parapsicologi. Il ruolo degli occultisti nelle strutture dei narco è stato iniziato ad essere osservato da pochi anni dalle forze di sicurezza. Qui, i vincoli si possono rintracciare a partire dal 2006. I casi più recenti sono accaduti a Santa Fe e nella Capitale. Entrambe le vittime sono state accoltellate, e questi omicidi vengono investigati distintamente dai crimini comuni. Il caso della morte del cartomante Nemesio Fernàndez Balbuena, nel quartiere di Montserrat (Buenos Aires) venne chiuso con l’arresto di Marbis Cobos Mejía, anche lui colombiano, collaboratore della vittima e segnalato dai testimoni come autore dell’omicidio. Invece l’omicidio di Luis Núñez Izquierdo avvenuto in un dipartimento della capitale santafecina, prosegue senza piste sicure. Per gli investigatori giudiziari e la polizia, l’omicidio di Fernandèz Balbuena fu conseguenza di una “questione di gonne”, un conflitto di gelosia tra uomini per una donna. Chiaro che il luogo dove è avvenuto il delitto porta degli elementi in più al semplice delitto passionale: l’intestatario della linea telefonica di questo domicilio è infatti il colombiano Héctor Julián Jiménez Hurtado, che era stato arrestato ad aprile dalla squadra operativa antinarcotici Luigi XV. Nel dipartimento Peròn 1509 era attivo il consultorio astrologico di Fernandez Balbuena. Due esperti investigatori antidroga di diverse forze di sicurezza hanno spiegato a La Nacion che è normale il consulto di stregoni da parte dei narcotrafficanti; “è gente con credenze molto radicate; non sorprende che chiedano assistenza ai parapsicologi per propiziarsi la fortuna” ha dichiarato uno di questi ufficiali. Un altro agente che ha accesso alle informazioni riservate ha commentato il modo di agire dei narcotrafficanti colombiani in Argentina: “se hanno tempo tra un carico e l’altro si dedicano ad ogni tipo di delitto”. Quest’anno è capitata una banda di colombiani che rubavano pneumatici. L’indirizzo fisso che avevano a Buenos Aires figurava in altre investigazioni, una per il narcotraffico, l’altra per rapine.
Secondo l’esperienza internazionale, i sicari sono quelli che maggiormente consultano gli stregoni. Nel nostro Paese, diversi crimini con l’impronta del sicariato narco hanno scosso l’opinione pubblica negli ultimi anni. I parapsicologi colombiani appaiono coinvolti in diverse cause giudiziarie per crimini di varia natura, e sempre in zone geografiche con alta incidenza di attività del narcotraffico. Per il momento, gli stregoni non sembrano richiamare l’attenzione come parte delle organizzazioni narco, ma per fatti isolati.
Nel 2006, è stato registrato l’arresto di due supposti parapsicologi colombiani sospettati di truffa, a Salta, nella località di Joaquín V. González. Un veggente colombiano in una città così piccola, di solo 19.000 abitanti, non poteva passare inosservato. Infatti la città iniziò ad essere sempre più frequentata dai compatrioti di questo cartomante. L’anno scorso Joaquín V. González fece finalmente notizia a livello nazionale: il presidente del consiglio municipale, Luis Cifre, fu arrestato dall’operativo “Carbon Negro” da cui vennero sequestrati 357 Kg di cocaina. In questa operazione vennero arrestati anche due colombiani come presunti membri di un’organizzazione responsabile dello spaccio di cocaina verso il Portogallo. Lo scorso novembre due parapsicologi colombiani accusati di truffa sono stati arrestati nella provincia saltena di Metàn. La zona è un enclave della catena logistica del narcotraffico, specialmente per le piste di atterraggio clandestine. In questa città nel 2009 sono stati scoperti 500 Kg di cocaina.
I casi si ripetono nelle provincie mesopotamiche (N.d.T. regione argentina dei fiumi che abbraccia le province di Corrientes, Misiones e Entre Rios). Due anni fa, la gendarmeria rilevò un cambiamento nel traffico di cocaina, che iniziò ad utilizzare le vie che partivano dal Paraguay, generalmente usate per il traffico di marijuana. I colombiani presero questa linea di rifornimento e, che sia un caso o no, anche qui apparirono i loro compatrioti sciamani. Negli ultimi due anni sono stati arrestati parapsicologi colombiani nelle provincie correntine di Goya e Ituzaingó, anche se con l’accusa di truffe e rapine. A partire dal 2010, gli archivi della polizia hanno registrato arresti di parapsicologi colombiani anche a Mendoza e a Buenos Aires. Due morti nello stesso giorno, a Santa Fe e nella Capitale, hanno portato allo scoperto la presenza sempre più attiva di questi stregoni nel Paese, come segno di uno dei sottoprodotti narco.
PRECEDENTI IN ARGENTINA
LA CAPITALE – Vincoli con il caso Luigi XV. Il parapsicologo colombiano Nemesio Fernández Balbuena è stato assassinato la settimana scorsa nel dipartimento di Montserrat dove serviva i suoi clienti. La polizia ha chiuso l’indagine con l’arresto del socio della vittima, segnalato dai testimoni come autore dell’omicidio. La linea telefonica del posto era intestata a uno dei narco arrestati nell’operazione Luis XV.
SANTA FE – Crimini e misteri. Lo stesso giorno dell’omicidio di Fernández Balbuena un altro parapsicologo colombiano, Luis Núñez Izquierdo, venne accoltellato nella città santafecina. Il caso non è mai stato risolto.
SALTA – Veggenti e droga. Due colombiani dediti all’esoterismo sono stati arrestati nel 2006 nella provincia di Joaquín V. González, lo stesso luogo in cui l’anno primma venne scoperta un’organizzazione che raccoglieva diverse tonnellate di cocaina.
CHACO – Cadere per un furto. Lo scorso marzo è stato arrestato a Resistencia un parapsicologo colombiano ricercato per aver rubato oltre 500.000 pesos a un imprenditore correntino...
FONTI: La Nación; il libro “La fede dei sicari” del presidente della “Asociación de Analistas Católicos de México”, del giornalista Carlos Montiel; il libro “Il culto alla morte dei signori della droga, santa patrona messicana del crimine, i criminali e gli emarginati” dell’autore: Kevin Freese; Indagini proprie di Red Amparo.

Nessun commento:

Posta un commento