Ogni 28 Agosto in Argentina si celebra “la Giornata degli Anziani”,
in ricordo di quel 28 Agosto del 1948 in cui Eva Peròn proclamò i diritti degli
anziani dando lettura, dal Ministero del Lavoro, della Dichiarazione dei
Diritti dell’Anzianità, ponendoli successivamente nelle mani del Presidente e
sollecitandolo affinché li inserisse nella legislazione argentina. I Diritti
dell’Anzianità vennero successivamente inseriti nella grande riforma
costituzionale del 1949, riforma che incluse, oltre a quelli degli anziani, i
diritti dei lavoratori, delle donne, e dei bambini, e che segnò un enorme passo
in avanti nel perseguimento del benessere sociale della Nazione, in quanto le
norme incluse garantivano diritti fondamentali come quello alla salute, agli alimenti
e alla sicurezza sociale, ma anche quello all’istruzione libera e gratuita.
La Dichiarazione dei Diritti dell’Anzianità si compone di
dieci punti che corrispondono ai dieci diritti fondamentali degli anziani, e che
riguardano essenzialmente due aspetti dell’essere umano: quello corporale,
fisico e materiale, e quello mentale, interiore, e spirituale. Dal punto di
vista meramente fisico, garantiscono all’anziano assistenza sanitaria,
vestiario, vitto e alloggio, mentre da quello più strettamente morale, garantiscono
svago e serenità interiore, libertà di esercitare non solo la propria
spiritualità ma anche la propria personalità tramite la terapia del lavoro, al
fine di mantenere viva la mente e trascorrere nel miglior modo possibile gli
anni che restano da vivere; garantiscono inoltre il rispetto verso gli anziani
da parte della società. Di fatto, tutto questo venne attuato tramite la
creazione di istituti e case di cura, ed in seguito con la promulgazione di una
legge che stabiliva l’assegnazione di una pensione particolarmente agli anziani
abbandonati aventi età superiore ai 60 anni.
I Diritti dell’Anzianità restarono in vigore fino al 1956,
quando vennero aboliti da un proclama della nuova dittatura, e i diritti degli
anziani, così come proclamati da Evita pochi anni prima, cessarono di avere
validità giuridica. E’ per questo che, ancora oggi, il 28 Agosto del 1948 viene
commemorato ogni anno come “la Giornata degli Anziani”.
I DIRITTI DELL’ANZIANITA’
DIRITTO ALL’ASSISTENZA: ogni anziano ha il diritto di essere
tutelato nella propria integrità da parte della sua famiglia; in caso di
abbandono, spetta allo Stato provvedere alla sua tutela, sia in forma diretta,
sia tramite istituti o fondazioni che sono stati creati, o che verranno creati,
appositamente per questo scopo, senza surrogazione da parte dello Stato o dei
suddetti enti per chiedere ai familiari, remissivi o solventi, i corrispondenti
contributi.
DIRITTO ALL’ALLOGGIO: il diritto ad avere un alloggio dotato
di un minimo di comodità e servizi igienici, è inerente alla stessa condizione
umana.
DIRITTO ALL’ALIMENTAZIONE: un’alimentazione sana e adeguata
all’età ed alle condizioni fisiche di ognuno, deve essere considerata in
maniera particolare.
DIRITTO AL VESTIARIO: un vestiario decoroso e appropriato al
clima completa il diritto precedente.
DIRITTO ALLA CURA DELLA SALUTE FISICA: la cura della salute
fisica degli anziani deve essere una preoccupazione specialistica e permanente.
DIRITTO ALLA CURA DELLA SALUTE MORALE: deve essere garantito
il libero esercizio della dimensione spirituale, in accordo con la morale ed il
culto.
DIRITTO ALLA RICREAZIONE: agli anziani va riconosciuto il
diritto di godere misuratamente di un minimo di divertimento affinché possano
affrontare con allegria le loro ore di attesa.
DIRITTO AL LAVORO: nel caso in cui le condizioni fisiche lo
permettano, l’occupazione per mezzo della terapia del lavoro produttivo deve
essere facilitata. In questo modo si eviterà uno sminuimento della personalità.
DIRITTO ALLA SERENITA’: godere della tranquillità, liberi
dalle angustie e dalle preoccupazioni negli ultimi anni della propria vita, è
patrimonio degli anziani.
DIRITTO AL RISPETTO: gli anziani hanno diritto al rispetto e
alla considerazione da parte del prossimo.
FRANCESCA MARIA
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