mercoledì 7 agosto 2013

IL MANUALE DEL PERONISTA



PIANO DI RECUPERO DEL PERONISMO

SPECIALE PER IL MOVIMIENTO PERONISTA TERCERA POSICION E PER I COMPAGNI – 
STORIA DEL LASCITO DI PERON, PER ATTUALIZZARE E RECUPERARE IL VERO PERONISMO

IL MANUALE DEL PERONISTA

Riassunto di:  JOSE MARIA DI GIORNO


Con questo titolo, il Consiglio Superiore Esecutivo del nascente Partito Peronista pubblicò nel 1948 il “Manuale del Peronista” nella cui introduzione il Generale Peròn definiva i punti da seguire.

Un esemplare di questo manuale fa parte della mostra itinerante “Peròn: ieri, oggi, domani” che metto orgogliosamente a disposizione di tutti coloro che desiderano riscoprire documenti, pubblicazioni e riproduzioni pubblicitarie della storia del Peronismo.

Passando in rassegna il materiale, per i motivi illustrati più in basso, ho deciso di riprodurre parte dello scritto, prendendone i seguenti punti:

            1)   Una sintesi della dottrina peronista che deve essere infusa nella massa e nei dirigenti (titolo 1)
            2)   La teoria del Movimento Peronista in:
 a)   Teoria dell’organizzazione che comprende i grandi principi che reggono il regime organico del movimento e che vanno sotto il titolo di “direttive del Generale Peròn” e che comprendono tutto il titolo 2;
 b) Teoria della conduzione che, non potendo rientrare nel Manuale del Peronista date le caratteristiche che la conduzione impone, è stata lasciata per essere trattata in corsi di formazione per la massa e i dirigenti
             3)  Le “forme esecutive” che comprendono il titolo 3 e trattano di tutto ciò che concerne il           regime organico e funzionale del movimento come partito politico.

      Nella sua presentazione il Generale scrisse: “Per essere peronista non è sufficiente far parte del nostro movimento; non è sufficiente essere eletti per una funzione all’interno dello stesso; non è sufficiente né dirlo né che lo dica la maggioranza. Ma è necessario ed imprescindibile sentirlo profondamente”

In questa nota trascriviamo i concetti del partito politico del Manuale e i requisiti per l’inserimento e l’adesione al Partito.

“Questa elezione viene in un momento in cui le organizzazioni politiche costituite, che sono i partiti, stanno attraversando una crisi quasi terminale, trascinandosi dietro il sostentamento di base della stabilità istituzionale del Paese”

“Diverse le opzioni sperimentate: organizzazioni sociali (di grande importanza per l’integrazione dei diversi settori della comunità), costruzione di spazi, messianismi individuali, fronti poliedrici, alleanze congiunturali; rappresentano tutte varianti che ad ogni modo non sono in grado di supplire al ruolo dei partiti come sostentamento reale, integrativo e legittimo del sistema democratico”

“La non osservanza dei principi costituitivi, nell’ordine delle idee e dell’organizzazione, ha fatto in modo che i partiti si auto immolassero provocando da sé il proprio sterminio, situazione che ha portato alle alternative menzionate, tutte di per sé insufficienti per la loro stessa natura”

“Queste alternative, effimere, sono incapaci di sostenere nel tempo le proposte e i principi di cui sono carenti e che inoltre eludono per ottenere i risultati elettorali che gli permettano di accedere a spazi di potere, dei quali in seguito proveranno alcune costruzioni, vere e proprie caricature delle organizzazioni politiche”

I paragrafi in grassetto hanno lo scopo di contrassegnare i concetti che hanno richiamato la mia attenzione, in funzione di poter tracciare un parallelo tra gli insegnamenti di Peròn e le forme partitocratiche del presente.

Continuando, trascriviamo due parti del Manuale del Peronista:

                                      a)  Definizione di Partito Politico
                                      b)  Requisiti per gli iscritti

Queste due parti hanno l’intenzione di permettere al lettore di comparare quanto esposto con la metodologia attuale e, analogamente, di permettere ai membri del partito Peronista (di cui faccio parte) di rinfrescare alcuni concetti e direttive perché possano aiutare dall’interno il raffinamento della politica.

PARTITO POLITICO

(pagg.  89-90 e 91 del Manuale)

      1) La politica è un’attività che va raffinata ed in seguito infusa a tutti i cittadini perché si pongano al servizio della Nazione.
      2) A forza di distorcere la politica si è arrivati al punto in cui nominarla è diventato quasi come pronunciare una parolaccia, mentre dovrebbe essere la parola più bella in bocca al cittadino (nota: ricordare l’anno 1948).
      3) Per realizzare ciò che la politica dovrebbe essere, bisogna raffinarla, perché è stata svilita durante una lunga attività di politicanti, non di politici.
      4) La politica è un mezzo e non un fine. E’ un mezzo per avere la possibilità di realizzare il bene pubblico, con uomini capaci e organizzazioni efficienti.
      5) Per questo, un partito politico è solo lo strumento della politica e deve considerare la sua lotta all’interno del panorama nazionale, orientata al bene della Nazione e non fine a sé stessa.
      6) Bisogna pensare che un partito politico è soltanto un mezzo e che di conseguenza non è possibile attuare al suo interno niente che possa danneggiare la Nazione a beneficio del partito.
      7)  Tutto ciò che si fa per danneggiare la Nazione comporta il sacrificio di essa a vantaggio del partito, che è l’esatto contrario di ciò che invece va perseguito. E’ il partito che deve sacrificare tutto per il bene della Nazione. Questa affermazione è solita stare in ogni bocca, ma non in ogni cuore.
       8) Il Partito Peronista costituisce un movimento al quale aderiscono uomini da ogni parte che pensano e sentono come noi.
       9) Il Partito Peronista è nato come movimento reale ed effettivo, come un mezzo il cui fine è la Nazione, con tutte le basi che un movimento politico deve avere e con tutto lo sviluppo e le creazioni che un movimento politico deve realizzare.

COSTITUZIONE DEL PARTITO

GLI ISCRITTI

(pag. 129 e seguenti del Manuale)

E’ membro del Partito Peronista il cittadino argentino nativo o naturalizzato che gode in pieno dei suoi diritti, che sollecita ed ottiene l’iscrizione nei registri di partito.

Requisiti per iscriversi:

        a) Non essere iscritto ad altri partiti
        b) Avere un mestiere, una professione o un’occupazione onesta e mezzi di vita leciti
        c) Non essere perseguiti a livello legale o regolamentare
        d) Sollecitare personalmente l’iscrizione nell’unità territoriale giurisdizionale in cui si risiede legalmente
        e) Riempire e firmare la scheda in quadruplice copia

Obblighi dell’iscritto:

         a) Conoscere e divulgare la dottrina e il programma del partito
         b) Osservare e far osservare le norme legali e regolamentari del partito
         c) Dare esempio di subordinazione, lealtà e disciplina
         d) Essere responsabile del partito, il che equivale a dargli prestigio, convertendosi in un ardente difensore e propagandista dello stesso, facendo conoscere le sue finalità e le idee che lo guidano
         e) Ostacolare le opinioni distorte, contrastare le critiche, evitare e agire contro l’intrigo
         f) Votare in tutte le elezioni interne collegate alla giurisdizione a cui si è iscritti
         g) Votare i candidati del partito in tutte le elezioni nazionali, provinciali o comunali
         h) Collaborare ed assistere agli atti realizzati dal partito
          i)   Assolvere ai compiti commissionati dalle autorità del partito, salvo in caso di impossibilità materiale debitamente giustificata
          j) Assistere ai corsi di formazione e alle conferenze che insegnano i rispettivi programmi
          k) Rendere conto del cambio di domicilio
          l)   Contribuire con la quota mensile pari ad un peso della moneta nazionale, salvo impossibilità materiale debitamente comprovata.
Gli iscritti che occupano incarichi pubblici contribuiranno con un’unica donazione mensile obbligatoria pari al 5% della loro remunerazione.

In funzione dello spirito che ha originato questa nota, trascriveremo i motivi della perdita dell’affiliazione:

Perdita dell’affiliazione

art. 11 (pag. 136 del Manuale)
           a) Interdizione elettorale
           b) Smettere di compiere gli obblighi imposti da questo regolamento
           c) Iscriversi a un altro partito
           d) Modificare direttamente o indirettamente, falsificare, cancellare o screditare qualcuno o tutti i candidati ufficiali
           e) Istigare o fare brogli elettorali
           f) Trasgredire i principi di unità e di sana convivenza dei partiti
           g) Essere contemporaneamente iscritto a due o più unità territoriali
           h) Appropriarsi o rifiutarsi di restituire documenti o valori appartenenti al partito, senza che l'azione venga poi perseguita dalla giustizia 
           i) Non condurre una vita onesta

In questa nota, riconfermando ciò che abbiamo detto all’inizio, non abbiamo la pretensione di fare un saggio politico ma bensì l’intenzione di offrire uno strumento forse andato perso nel tempo, perché serva da guida a tutti quelli che partecipano alla vita politica, e, con la certezza di non essere innovativi, quella di riprendere alcuni principi che sono stati trascurati e lasciati in secondo piano.



Contributo di JUAN ANIBAL GOMEZ – FONDATORE E COORDINATORE MOVIMIENTO PERONISTA TERCERA POSICION, FORO SEGURIDAD URBANA, RED AMPARO, DIRIGENTE COMUNALE, POLITICO E SOCIALE, EX VETERANO DELLE MALVINAS

Traduzione dall’argentino a cura di FRANCESCA MARIA  – PORTAVOCE ITALIANA DI JUAN ANIBAL GOMEZ E DEL MOVIMIENTO PERONISTA TERCERA POSICION

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