Traduzione di Francesca Maria - MP3 Italia - Portavoce italiana di Juan Anibal Gomez e del MP3
C’è un vecchio proverbio che dice “per essere leader,
bisogna nascere leader”, ma c’è anche il cristiano insegnamento di vita che ci
dice “Dio non sceglie chi è capace ma rende capace chi sceglie”, questo ci
dimostra chiaramente la contrapposizione tra le due affermazioni che, dopo un’attenta
analisi, considero entrambe vere perché, in entrambe, c’è la capacità di Dio di
creare leader naturali o circostanziali.
In questo concetto desidero esprimere la mia esperienza,
tanto personale come professionale nell’ambito del Marketing, considerando il
mio percorso in imprese molto importanti dell’Argentina, in quanto direttore
commerciale marketing di alcune di esse, sia nella formazione dei quadri di
vendita di diversi generi, sia nella vendita diretta di beni materiali e
immateriali. Come sappiamo, nella vendita di prodotti materiali, il successo di
vendita è dato per il 20% dal venditore, e per l’80% dal prodotto, mentre al
contrario, il successo di vendita di prodotti immateriali è dato per l’80% dal
venditore, e per il 20% dal prodotto. Questa differenza non solo sottolinea l’importanza
della formazione nell’applicazione di tecniche adeguate, per ottenere un
maggior profitto tanto per il venditore, quanto per il giro d’affari
commerciale globale, ma formula anche la capacità di leadership dei suddetti
gruppi di vendita.
Rapportato alla politica attuale del nostro Paese,
osserviamo che la maggiore incapacità di quasi tutti i partiti politici (fatta
eccezione per quelli di sinistra in Argentina), è la loro mancanza di sostegno
all’istruzione e alla formazione dei nuovi leader, inoltre, approfondendo l’indagine,
si osserva una chiara intenzione di non costruire politicamente e ideologicamente,
i quadri piramidali, che sono la base del sostentamento di ogni partito, per la
formazione di base così come quella dei dogmi politici. Per questo durante il
periodo elettorale si osserva la caccia disperata a personaggi famosi, senza interesse
alcuno per il loro credo religioso o pensiero politico, trasmettendo questo
carattere alla cittadinanza che invece non va mai sottovalutata, perché a fior
di pelle sente e va oltre l’informazione che le viene data e la rapporta alla
situazione attuale che nessuno considera.
Per questi motivi, voglio esprime i condizionamenti che deve
avere un leader, una volta arrivato in politica. Il primo passo che deve fare
chi vuole essere leader è quello di imparare, di essere cosciente nel pieno
equilibro tra pensiero e azione, perché è questo l’elemento chiave per
sviluppare la leadership personale. La storia termina con la tappa più evoluta
che è quella della leadership interpersonale: il servizio verso gli altri,
situazione che sembra facile, ma che Juan Domingo Peròn ha espresso in diversi
momenti con diverse frasi, come ad esempio che per essere leader del popolo,
bisogna nascere dal popolo per sentire il proprio popolo, perciò non possiamo
essere leader se per primo non abbiamo la capacità di guidare noi stessi, con
la piena facoltà di servire il popolo, sia nelle sue necessità che nel suo
sentimento, cosa che naturalmente non si osserva in molti leader politici
attuali.
La leadership personale si ottiene quando la persona
intraprende questo cammino lavorando sulla propria autostima, creatività,
visione, equilibrio e capacità d’apprendimento. La leadership interpersonale si
ottiene posteriormente, quando la persona domina la comunicazione, quando impara
a dirigere altre persone e a introdurle al potere, a lavorare in squadra e a
servire i propri seguaci.
La leadership è un cammino a spirale che va da dentro verso
fuori. Se un lago che alimenta un fiume non è profondo, se ha poca acqua, il
fiume non potrà irrigare i campi che quindi non potranno essere né coltivati né
mietuti. Allo stesso modo se la persona non ha un livello di profondità interiore,
non potrà né edificare una leadership costruttiva né far crescere le persone
che la seguono. Tutto quello che ho espresso è importante per ottenere una
leadership sociale, alcuni specialisti di marketing esigerebbero un linguaggio
specifico dell’ambiente, e questo è proprio la frase con cui abbiamo iniziato
la nostra nota “per essere leader, bisogna nascere leader”, ma la vita
cristiana ci dice anche “Dio non sceglie chi è capace ma rende capace chi
sceglie”, a tutto questo deve aggiungersi il sentimento, in cui il sentire a
fior di pelle le necessità così come le risposte che bisogna dare al popolo, così
come il rispetto, la sua considerazione senza mai sottovalutarlo, ed essere
preparati per essere leader… adesso dobbiamo solo cercarlo…
Questa è la mia posizione personale, e va oltre il rispetto
per le altrui affermazioni, la mia conclusione infatti è stata dettata dall’esperienza,
una materia che sembra dare fastidio agli ignoranti che sono leader
circostanziali, formati in maniera effimera a causa della loro arroganza e
superbia, quando invece un leader non deve mai smettere di imparare, per
sviluppare il proprio equilibrio e armonia, per scegliere il giusto cammino
grazie alla saggezza divina che Dio ci dona attraverso il tempo.
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